14 Lug 2025 | News
Nel lavoro domestico si instaura inevitabilmente un legame fiduciario tra datore e lavoratore. Il luogo stesso dove si svolge l’attività crea i presupposti per un rapporto informale ed intimo, in cui la costante convivenza e l’oggetto stesso della prestazione necessitano di una base fiduciaria per funzionare. Senza la fiducia, infatti, il datore non potrebbe delegare ad estranei la cura della propria dimora ed affidare i propri cari nelle mani di apparenti “sconosciuti”.
Proprio a causa dell’esistenza di un rapporto di fiducia, è necessario stabilire una comunicazione chiara e aperta, definire fin da subito le mansioni, gli orari di lavoro e, in generale, le aspettative reciproche, regolamentando il lavoro domestico con un contratto scritto, per tutelare entrambe le parti da una tendenza all’informalità che potrebbe comportare più danni che benefici. Per gestire efficacemente il rapporto con la propria collaboratrice domestica, è essenziale inoltre offrire un ambiente di lavoro sereno e motivante. La formazione, il riconoscimento e il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, infine, sono importanti per mantenere un rapporto positivo.
Vediamo nel dettaglio alcuni punti chiave per una gestione efficace:
- Comunicazione e rispetto
È importante definire fin da subito le mansioni e gli orari di lavoro. Allo stesso tempo risulta di primaria importanza mantenere una comunicazione aperta: ascoltare le preoccupazioni della collaboratrice e fornire feedback costruttivi mostrando riconoscimento per il suo lavoro.
- Rispetto delle regole del contratto
Al fine di porre le basi per una serena collaborazione, occorre inoltre definire chiaramente i compiti e le responsabilità della collaboratrice, a norma del contratto collettivo nazionale, procedere con la stipula di un contratto di lavoro chiaro e denunciare il rapporto all’INPS.
- Formazione e sviluppo
Qualora la collaboratrice avesse bisogno di acquisire nuove competenze, sarebbe opportuno offrirle la possibilità di partecipare a corsi di formazione in presenza oppure on line. A tal fine, si consideri che il contratto collettivo prevede la possibilità di godere di permessi retribuiti per la frequenza di corsi di formazione professionale specifici per collaboratori o assistenti familiari.
- Bilanciamento lavoro-vita privata
Per garantire un’efficace collaborazione, è importante rispettare il tempo libero della propria collaboratrice, assicurarsi che abbia a disposizione un tempo libero adeguato per riposare e dedicarsi alla sua vita privata.
Per questo motivo è importante definire precisamente gli orari di lavoro e non richiedere prestazioni aggiuntive senza preavviso e un adeguato compenso.
- Una corretta gestione amministrativa del rapporto di lavoro
Da ultimo, occorre prestare attenzione alla giusta interpretazione del CCNL e al corretto calcolo di retribuzione, ferie, tredicesima, TFR e contributi previdenziali. Per questo motivo è importante affidarsi a professionisti seri e competenti che possano fornire tutto il supporto necessario per la corretta gestione amministrativa del rapporto di lavoro.
In sintesi, una gestione efficace del rapporto di lavoro con la propria collaboratrice domestica richiede una comunicazione aperta, il rispetto delle regole del contratto, la valorizzazione del suo lavoro e la garanzia di un adeguato equilibrio tra lavoro e vita privata.
16 Giu 2025 | News
La Regione Lombardia offre diverse misure di sostegno per persone con disabilità grave o gravissima. Le principali sono la Misura B1 per disabilità gravissima e la Misura B2 per disabilità grave.
Entrambe le misure sono finalizzate a garantire la permanenza a domicilio o nel proprio contesto di vita delle persone ad alto bisogno assistenziale/con necessità di sostegno intensivo molto elevato e di quelle a basso bisogno assistenziale/con necessità di sostegno intensivo elevato.
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MISURA B1 (DISABILITÀ GRAVISSIMA):
Obiettivo:
Favorire la domiciliarità e l’inclusione sociale di persone con disabilità gravissima, assistite a domicilio, e dei loro caregiver familiari.
Beneficiari:
Possono presentare la domanda, presso le ASST territorialmente competenti, le persone anziane non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale e le persone con disabilità con necessità di sostegno intensivo molto elevato che si trovano al proprio domicilio.
Ai fini dell’accesso agli strumenti previsti dalla Misura B1 le persone di qualsiasi età devono:
- essere residenti in Lombardia;
- beneficiare dell’indennità di accompagnamento di cui alla legge n.18/1980 e successive modifiche/integrazioni con L. 508/1988 oppure definite non autosufficienti ai sensi dell’allegato 3 del DPCM n. 159/2013 e a cui è riconosciuta la rispettiva indennità;
- avere un ISEE sociosanitario inferiore o uguale a 50.000,00 € per adulti e anziani oppure un ISEE ordinario inferiore o uguale a 65.000,00 € per minori, compreso ISEE corrente o ISEE minorenni laddove previsto dalla normativa.
Sostegno:
- un contributo mensile concesso a titolo di riconoscimento per l’assistenza fornita dal caregiver familiare e/o da personale di assistenza impiegato con regolare contratto;
- interventi integrativi sociali (assistenza diretta) attivati dagli Ambiti territoriali in collaborazione con gli ETS, laddove presente il solo caregiver familiare. Gli interventi di assistenza diretta di cui al FNA sono integrati – se previsti dal PI – con Voucher sociosanitario B1 e/o voucher ASD (persone con autismo Liv. 3 DSM 5).
Come accedere:
Per accedere alla misura occorre rivolgersi alla ASST territorialmente competente. L’erogazione dei benefici avverrà fino al 31/12/2025 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili assegnate dalla Regione alle ATS. È possibile presentare domanda fino al 31/10/2025.
Le informazioni sui criteri e sulle modalità di accesso alla misura possono essere chieste alle ASST e ATS di competenza territoriale, oppure allo Spazio Disabilità, il servizio di Regione Lombardia situato in via Melchiorre Gioia 39 c/o lo SpazioRegione.
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MISURA B2 (DISABILITÀ GRAVE):
Obiettivo:
Sostenere la permanenza al domicilio di persone con disabilità grave, garantendo loro assistenza e un miglioramento della qualità di vita.
Beneficiari:
Per accedere alla misura le persone di qualsiasi età devono:
- essere residenti in Lombardia;
- avere compromissione, singola o plurima, che ne riduca l’autonomia personale, correlata all’età, e tale da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione e quindi con necessità di basso bisogno assistenziale/sostegno intensivo elevato (persone in condizione di gravità ex art. 3, comma 3, della legge 104/92 o beneficiari dell’indennità di accompagnamento);
- con i seguenti valori massimi ISEE di riferimento, sociosanitario fino a un massimo di € 25.000,00 e ISEE ordinario in caso di minori fino a un massimo di € 40.000,00, compreso ISEE corrente o ISEE minorenni laddove previsto dalla normativa.
Sostegno:
- buono caregiver;
- buono personale assistenza;
- assegno autonomia;
- interventi integrativi sociali (assistenza diretta).
Come accedere:
Per accedere ai sostegni della Misura B2, all’apertura del bando pubblicato dall’Ambito Territoriale, occorre rivolgersi al Servizio sociale del proprio Comune di residenza per inoltrare richiesta.
Le informazioni sui criteri e sulle modalità di accesso alla misura possono essere chieste ai Servizi Sociali del proprio Comune di competenza territoriale, oppure allo Spazio Disabilità, il servizio di Regione Lombardia situato in via Melchiorre Gioia 39 c/o lo SpazioRegione.
15 Mag 2025 | News
Quando si parla di dichiarazione dei redditi ci sono spese che si possono dedurre e altre che si possono detrarre.
Avere una badante o una colf regolarmente assunte permette, a determinate condizioni ed entro determinati limiti, di portare in deduzione dal reddito e/o in detrazione dall’imposta le spese sostenute per stipendi e contributi previdenziali obbligatori.
Esistono due tipi di agevolazioni fiscali:
- DEDUZIONE DEI CONTRIBUTI INPS
La prima agevolazione permette di dedurre dal proprio reddito imponibile i contributi previdenziali obbligatori a carico del datore di lavoro (onere deducibile) fino ad un massimo annuo di spesa di 1.549,37 euro. Ne può beneficiare chiunque abbia alle proprie dipendenze una colf, una babysitter o una badante.
Per usufruire del beneficio fiscale occorrono:
- ricevute che attestano l’avvenuto pagamento dei contributi INPS.
- DETRAZIONE SPESE PER BADANTI
Esclusivamente per chi ha assunto una badante (non una colf né una babysitter) che assiste una persona non autosufficiente (inquadrata nei livelli CS o DS) è possibile anche recuperare il 19% delle spese sostenute a condizione che il reddito complessivo annuo del datore di lavoro non sia superiore a 40.000 euro. Il limite di spesa detraibile è di 2.100 euro per il quale si avrà un beneficio fiscale massimo di 399 euro (19% di 2.100).
I documenti che occorrono per poter detrarre le spese sono:
- certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza;
- CU firmata dal datore di lavoro e dal lavoratore;
- ricevute tracciabili dei pagamenti delle retribuzioni.
La deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per l’assistente familiare, e viceversa.
Riassumendo:
Se hai una colf:
Il datore di lavoro deve essere:
- uno dei componenti della famiglia presso cui si svolge il rapporto di lavoro
Agevolazioni fiscali per il datore di lavoro:
- deduce i contributi obbligatori nel limite di 1.549,37 euro annui
Se hai una babysitter:
Il datore di lavoro deve essere:
- uno dei componenti della famiglia presso cui si svolge il rapporto di lavoro
Agevolazioni fiscali per datore di lavoro:
- deduce i contributi obbligatori nel limite di 1.549,37 euro annui
Se hai una badante (che assiste persona non autosufficiente inquadrata nei livelli CS o DS):
Il datore di lavoro deve essere:
- l’assistito
- un componente della famiglia dell’assistito
- un familiare dell’assistito anche non convivente
Agevolazioni fiscali per datore di lavoro:
- deduce i contributi obbligatori nel limite di 1.549,37 euro annui
- detrae il 19% del costo della badante fino ad un massimo di 2.100 euro annui (solo se il reddito del datore di lavoro non supera i 40.000 euro annui)
14 Apr 2025 | News
Confermati anche per il 2025 i bonus di CAS.SA.COLF:
- rimborso di 300 euro mensili per 12 mesi (per un totale di 3.600 euro all’anno) per i datori di lavoro non autosufficienti a copertura delle spese documentate ed effettivamente sostenute per il pagamento dei contributi previdenziali e/o della retribuzione dei lavoratori domestici alle proprie dipendenze;
- bonus maternità da 300 euro una tantum che viene riconosciuto ai datori di lavoro che assumono un sostituto per colf obadanti in maternità.
1. RIMBORSO SPESE PER COSTO ASSISTENTE FAMILIARE IN CASO DI NON AUTOSUFFICIENZA PERMANENTE DEL DATORE DI LAVORO
Per accedere al rimborso di 3.600 euro occorre soddisfare le seguenti condizioni:
- almeno un anno di contribuzione in favore della CAS.SA.COLF;
- lo stato di non autosufficienza uguale o maggiore ai 40 punti del questionario deve essere maturato successivamente al 1° luglio 2021;
- la prestazione può essere richiesta a qualsiasi età del richiedente, fatto salvo quanto previsto all’art. 5, 6 e 7 comma 2 del regolamento di CAS.SA.COLF;
- la prestazione verrà erogata qualora, al momento dell’iscrizione alla cassa, il richiedente non fosse già in uno stato di permanente non autosufficienza pregressa uguale o maggiore ai 40 punti del questionario;
- la prestazione può essere richiesta solo ed esclusivamente se la persona non autosufficiente corrisponde al titolare del rapporto di lavoro.
CAS.SA.COLF, per la suddetta prestazione, incaricherà un medico che analizzerà le richieste pervenute e si pronuncerà sulla base della documentazione prodotta in merito allo stato di non autosufficienza permanente del richiedente.
Ove venisse accertato il diritto alla prestazione in favore del richiedente da parte di CAS.SA.COLF, questa decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
2. RIMBORSO SPESE PER COSTO ASSISTENTE FAMILIARE IN CASO DI MATERNITÀ DELLA LAVORATRICE
In caso di maternità della lavoratrice già assunta e di necessità di sostituzione della medesima, CAS.SA.COLF rimborsa ai datori di lavoro domestico le spese documentate sostenute per il pagamento dei contributi previdenziali e/o della retribuzione dei lavoratori assunti in sostituzione fino a un massimo di 300 euro all’anno.
I requisiti per ottenere il rimborso sono:
- almeno un anno di contribuzione in favore della CAS.SA.COLF;
- l’avvenuta assunzione del lavoratore sostituto (lettera di assunzione, denuncia di instaurazione rapporto INPS, prospetti paga e/o ricevute di pagamento bollettino trimestrale INPS);
- il certificato di gravidanza INPS della lavoratrice sostituita.
2 Mar 2025 | News
Da quest’anno e per tutto il 2026 è possibile accedere al bonus di 850 euro al mese per anziani non autosufficienti di età pari o superiore a 80 anni con un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
Il D.lgs 29 del 15 marzo 2024, c.d. Decreto Anziani, ha infatti previsto una serie di misure a favore delle persone anziane. Tra queste la c.d. Prestazione Universale, che ha lo scopo di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.
Tale misura è composta da:
- una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18 che verrà quindi assorbita dalla Prestazione Universale;
- una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, attualmente pari a 850 euro mensili che ha lo scopo di:
- remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici, con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore;
- acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
Le due modalità di spesa sono alternative.
La Prestazione Universale, una volta riconosciuta, assorbe l’indennità di accompagnamento di cui alla legge n. 18 del 1980 e le ulteriori prestazioni di cui all’articolo 1, comma 164, della legge n. 234 del 2021.
La prestazione è erogata dall’INPS su espressa richiesta della persona anziana non autosufficiente in possesso dei requisiti previsti dalla legge e verrà corrisposta in via per ora solo sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, su base mensile a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda.
La domanda può essere presentata autonomamente in via telematica sul sito dell’Inps al seguente link o tramite gli enti di patronato.
Hanno diritto alla prestazione le persone anziane non autosufficienti che:
- abbiano età anagrafica pari o superiore a 80 anni e il riconoscimento di un livello di bisogno assistenziale gravissimo;
- abbiano un ISEE socio sanitario ordinario non superiore a 6.000,00 euro;
- siano beneficiari dell’indennità di accompagnamento.
La valutazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo avverrà sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione negli archivi dell’Istituto e della documentazione che verrà allegata dall’interessato in sede di presentazione della domanda attraverso il servizio dedicato, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla commissione tecnico- scientifica di cui all’art. 34, comma 3, D.lgs 29/2024 e verrà effettuata sulla base dei seguenti parametri:
- requisito sanitario: valutazione della disabilità gravissima valutata sulla base dei parametri di cui all’articolo 3 del decreto ministeriale 26 settembre 2016, secondo cui vi rientrano:
- persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS)<=10;
- persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7);
- persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
- persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
- persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo & le; 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) & ge; 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
- persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore;
- persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
- persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8;
- ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.
- requisito sociale: valutazione della situazione della persona con disabilità in ambito familiare e assistenziale sulla base del punteggio risultante dalle risposte fornite dal richiedente la prestazione in sede di compilazione della domanda. Il punteggio totale del questionario permette di rilevare il bisogno assistenziale gravissimo del richiedente.
Ai fini del riconoscimento del livello di bisogno assistenziale gravissimo dovranno risultare soddisfatti entrambi i requisiti (sanitario e sociale: disabilità gravissima e sussistenza di un bisogno assistenziale con un punteggio almeno pari a 8).