Domanda di cittadinanza: quali novità?

Domanda di cittadinanza: quali novità?

Dallo scorso 18 Gennaio il Ministero degli Interni ha attivato una nuova piattaforma  e modificato il form da compilare, al quale si può accedere solo con SPID personale del richiedente. Tra gli allegati da ‘caricare’, è richiesta anche la documentazione relativa ai redditi percepiti negli ultimi tre anni: non è più sufficiente ‘l’autocertificazione’.

Il richiedente deve anche rispondere ad apposito questionario in cui motivare la scelta di stabilirsi in Italia e acquisire la cittadinanza. Deve infatti descrivere la propria situazione familiare, indicare da dove derivano i mezzi di sostentamento e precisare se adempie regolarmente agli obblighi fiscali e dichiarare il grado di conoscenza del nostro ‘sistema paese’, con particolare riferimento ai principi fondamentali della Costituzione, nonché precisare se e in quali forme partecipa alla vita pubblica.

È utile sapere che il Decreto Legge 130/2020, convertito in Legge 173, ha modificato la durata dei procedimenti di cittadinanza: le domande presentate dopo il 20.12.2020 – data di entrata in vigore dell’attuale normativa – saranno valutate entro 36 mesi.

Per le istanze presentate anteriormente a tale data, invece, resta in vigore il termine di 48 mesi, introdotto dal cosiddetto ‘Decreto sicurezza’: D.L. 113 del 4.10.2018, convertito dalla Legge 132, entrata in vigore il 5.10.2018

San Martino Servizi può garantire assistenza personalizzata per la gestione dell’iter documentale complessivo.

Regolarizzazione colf e badanti: nuovo Dpcm e aumento delle richieste

Regolarizzazione colf e badanti: nuovo Dpcm e aumento delle richieste

La regolarizzazione della vostra badante o della vostra colf appare oggi necessaria.

Infatti, in un contesto come quello in cui stiamo vivendo in questo periodo, una situazione irregolare potrebbe creare problemi.
Per far fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il nostro Paese, il Governo, con il Dpcm dello scorso 3 novembre, ha infatti disposto una serie di divieti che riguardano l’intera Lombardia, inserita tra le zone rosse. Tra questi, vi è il divieto di spostamento, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Pertanto anche le collaboratrici domestiche, quando c’è necessità effettiva di raggiungere il posto di lavoro, devono munirsi dell’autocertificazione che giustifica il loro spostamento, che a nulla varrebbe se non fosse supportata da un regolare contratto.

Non esitate a  contattarci!

Con precisione e puntualità ci occuperemo di tutte le necessarie incombenze amministrative (pratiche di assunzione, elaborazione mensile delle buste paga, elaborazione e calcolo dei contributi, risoluzione del contratto e calcolo delle competenze di fine rapporto).

Nuovo contratto colf e badanti 2020: ecco le principali novità

Nuovo contratto colf e badanti 2020: ecco le principali novità

In data 08/09/2020 è stato pubblicato il nuovo contratto colf e badanti 2020 che entra in vigore il 01/10/2020, sostituendo il vecchio CCNL del 2013 scaduto il 31/12/2016.

Di seguito, per una prima analisi, l’elenco delle novità principali del nuovo contratto colf e badanti 2020:

  1. non è più previsto il passaggio dal livello A al livello B per le colf polifunzionali senza esperienza. Ora se la colf svolge più mansioni (sia pulizie, che stiro, che lavanderia, etc.) è direttamente inquadrata al livello B.
  2. La figura della baby-sitter si fonde con quella di tata prevedendo sempre il livello BS come inquadramento. Le baby-sitter che assistono bambini con età inferiore ai 6 anni, data la maggiore responsabilità richiesta, avranno diritto ad un’indennità aggiuntiva rispetto alla paga sindacale del livello BS base.
  3. La badante (liv. CS e DS) che presta assistenza a più di una persona non autosufficiente, ha diritto ad un’indennità aggiuntiva.
  4. Le collaboratrici assunte con livelli B, BS o CS, in possesso del cosiddetto ‘patentino’ (certificazione di qualità UNI 11766:2019), avranno diritto ad un’indennità aggiuntiva.
  5. Nasce la figura dell’assistente educatore formato (liv. DS), assunto con lo scopo di seguire persone con disabilità psichica, o disturbi dell’apprendimento/relazionali, all’interno di un progetto educativo specifico.
  6. Ai fini del versamento dei contributi relativi alla Cassa Colf, sono state stabilite un massimo di ore settimanali convenzionali per i contratti notturni di presenza e assistenza. Anche se la badante è assunta con un full-time 54 ore, ai fini della cassa colf per la presenza notturna sono conteggiate convenzionalmente solo 30 ore settimanali mentre per l’assistenza notturna 48 ore.
  7. Il periodo di prova aumenta a 30 giorni di effettivo lavoro per tutti i collaboratori conviventi. Per colf e badanti non conviventi invece resta tutto com’era in precedenza, con 30 giorni per livelli D e DS e 8 giorni per tutti gli altri.
  8. La badante che sostituisce quella principale convivente durante i riposi, avrà diritto, dal 1° ottobre, anche al vitto e alloggio (in natura o denaro).
  9. Se la colf o badante durante le ferie dovesse contrarre una qualsiasi patologia, tale da portare al ricovero ospedaliero, tali giornate saranno indicate come malattia
  10. Dal 1° ottobre si potranno utilizzare i permessi retribuiti anche per incombenze legate al rinnovo del permesso di soggiorno o ricongiungimento familiare.
  11. Le ore annue di permessi per formazione professionale salgono da 40 a 64 in caso di frequenza di corsi finanziati o riconosciuti dall’Ente bilaterale Ebincolf.
  12. Al padre lavoratore domestico spettano ora 7 giorni di permesso nel caso di nascita di un figlio.
  13. Anche per il settore domestico sarà riconosciuto d’ora in poi un periodo di congedo alle collaboratrici che hanno subito violenza. Il congedo, che sarà retribuito dall’INPS, potrà essere di massimo 3 mesi e potrà essere usufruito nell’arco temporale di 3 anni, su base oraria o giornaliera.
  14. Nel caso di presenza di sistemi di videosorveglianza nell’abitazione del datore/assistito, quest’ultimo deve indicarlo al momento dell’assunzione; inoltre, è fatto divieto di apporre telecamere nell’alloggio privato del collaboratore nonché nei servizi igienici.
  15. In caso di decesso del datore di lavoro, rispondono in solido, oltre ai familiari coabitanti, anche i coniugi, le persone unite da unione civile o stabile convivenza di fatto se tale legame è certificato da registrazione storico anagrafica e comunque nel limite dei debiti contratti dal defunto solo dopo tale registrazione.
Cassacolf: assegno di 200 euro per le madri lavoratrici

Cassacolf: assegno di 200 euro per le madri lavoratrici

In attesa che il ‘Decreto di Aprile’ colmi il vuoto lasciato dal ‘Cura Italia’, a sostegno del settore domestico è scesa in campo la bilateralità: nel nuovo pacchetto di prestazioni dedicato ai domestici iscritti a Cassacolf è, infatti, previsto un contributo per le madri lavoratrici (colf, badanti e baby sitter) che stanno vivendo situazioni di disagio legate  all’emergenza da Covid-19.

Come noto, infatti, i lavoratori del settore non hanno diritto ai congedi straordinari concessi per occuparsi dei figli nel periodo di chiusura delle scuole, né possono usufruire del bonus da 600 euro per il pagamento della tata. Da qui il contributo diretto di Cassacolf a sostegno della genitorialità: un assegno una tantum del valore di 200 euro per sostenere i servizi di baby sitting dei figli a carico o conviventi fino al compimento del quinto anno di età, iscritti all’asilo o alla scuola dell’infanzia, o ospitati da centri diurni a carattere assistenziale.

Ma non solo: i 200 euro potranno essere richiesti anche da chi ha figli a carico o conviventi fino al diciottesimo anno di età per far fronte a spese legate all’istruzione scolastica, per l’assistenza domiciliare ai figli in condizione di non autosufficienza o per la fornitura di prodotti alimentari, un vero e proprio ‘bonus spesa’. Per maggiori informazioni e per scaricare i modelli da compilare e allegare alla domanda consultare il sito www.cassacolf.it o scrivere una mail a pratichecovid@cassacolf.it  Numero verde 800 1000 26.

× Come possiamo aiutarti?