Regolarizzazione colf e badanti: nuovo Dpcm e aumento delle richieste

Regolarizzazione colf e badanti: nuovo Dpcm e aumento delle richieste

La regolarizzazione della vostra badante o della vostra colf appare oggi necessaria.

Infatti, in un contesto come quello in cui stiamo vivendo in questo periodo, una situazione irregolare potrebbe creare problemi.
Per far fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il nostro Paese, il Governo, con il Dpcm dello scorso 3 novembre, ha infatti disposto una serie di divieti che riguardano l’intera Lombardia, inserita tra le zone rosse. Tra questi, vi è il divieto di spostamento, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Pertanto anche le collaboratrici domestiche, quando c’è necessità effettiva di raggiungere il posto di lavoro, devono munirsi dell’autocertificazione che giustifica il loro spostamento, che a nulla varrebbe se non fosse supportata da un regolare contratto.

Non esitate a  contattarci!

Con precisione e puntualità ci occuperemo di tutte le necessarie incombenze amministrative (pratiche di assunzione, elaborazione mensile delle buste paga, elaborazione e calcolo dei contributi, risoluzione del contratto e calcolo delle competenze di fine rapporto).

Nuovo contratto colf e badanti 2020: ecco le principali novità

Nuovo contratto colf e badanti 2020: ecco le principali novità

In data 08/09/2020 è stato pubblicato il nuovo contratto colf e badanti 2020 che entra in vigore il 01/10/2020, sostituendo il vecchio CCNL del 2013 scaduto il 31/12/2016.

Di seguito, per una prima analisi, l’elenco delle novità principali del nuovo contratto colf e badanti 2020:

  1. non è più previsto il passaggio dal livello A al livello B per le colf polifunzionali senza esperienza. Ora se la colf svolge più mansioni (sia pulizie, che stiro, che lavanderia, etc.) è direttamente inquadrata al livello B.
  2. La figura della baby-sitter si fonde con quella di tata prevedendo sempre il livello BS come inquadramento. Le baby-sitter che assistono bambini con età inferiore ai 6 anni, data la maggiore responsabilità richiesta, avranno diritto ad un’indennità aggiuntiva rispetto alla paga sindacale del livello BS base.
  3. La badante (liv. CS e DS) che presta assistenza a più di una persona non autosufficiente, ha diritto ad un’indennità aggiuntiva.
  4. Le collaboratrici assunte con livelli B, BS o CS, in possesso del cosiddetto ‘patentino’ (certificazione di qualità UNI 11766:2019), avranno diritto ad un’indennità aggiuntiva.
  5. Nasce la figura dell’assistente educatore formato (liv. DS), assunto con lo scopo di seguire persone con disabilità psichica, o disturbi dell’apprendimento/relazionali, all’interno di un progetto educativo specifico.
  6. Ai fini del versamento dei contributi relativi alla Cassa Colf, sono state stabilite un massimo di ore settimanali convenzionali per i contratti notturni di presenza e assistenza. Anche se la badante è assunta con un full-time 54 ore, ai fini della cassa colf per la presenza notturna sono conteggiate convenzionalmente solo 30 ore settimanali mentre per l’assistenza notturna 48 ore.
  7. Il periodo di prova aumenta a 30 giorni di effettivo lavoro per tutti i collaboratori conviventi. Per colf e badanti non conviventi invece resta tutto com’era in precedenza, con 30 giorni per livelli D e DS e 8 giorni per tutti gli altri.
  8. La badante che sostituisce quella principale convivente durante i riposi, avrà diritto, dal 1° ottobre, anche al vitto e alloggio (in natura o denaro).
  9. Se la colf o badante durante le ferie dovesse contrarre una qualsiasi patologia, tale da portare al ricovero ospedaliero, tali giornate saranno indicate come malattia
  10. Dal 1° ottobre si potranno utilizzare i permessi retribuiti anche per incombenze legate al rinnovo del permesso di soggiorno o ricongiungimento familiare.
  11. Le ore annue di permessi per formazione professionale salgono da 40 a 64 in caso di frequenza di corsi finanziati o riconosciuti dall’Ente bilaterale Ebincolf.
  12. Al padre lavoratore domestico spettano ora 7 giorni di permesso nel caso di nascita di un figlio.
  13. Anche per il settore domestico sarà riconosciuto d’ora in poi un periodo di congedo alle collaboratrici che hanno subito violenza. Il congedo, che sarà retribuito dall’INPS, potrà essere di massimo 3 mesi e potrà essere usufruito nell’arco temporale di 3 anni, su base oraria o giornaliera.
  14. Nel caso di presenza di sistemi di videosorveglianza nell’abitazione del datore/assistito, quest’ultimo deve indicarlo al momento dell’assunzione; inoltre, è fatto divieto di apporre telecamere nell’alloggio privato del collaboratore nonché nei servizi igienici.
  15. In caso di decesso del datore di lavoro, rispondono in solido, oltre ai familiari coabitanti, anche i coniugi, le persone unite da unione civile o stabile convivenza di fatto se tale legame è certificato da registrazione storico anagrafica e comunque nel limite dei debiti contratti dal defunto solo dopo tale registrazione.
Cassacolf: assegno di 200 euro per le madri lavoratrici

Cassacolf: assegno di 200 euro per le madri lavoratrici

In attesa che il ‘Decreto di Aprile’ colmi il vuoto lasciato dal ‘Cura Italia’, a sostegno del settore domestico è scesa in campo la bilateralità: nel nuovo pacchetto di prestazioni dedicato ai domestici iscritti a Cassacolf è, infatti, previsto un contributo per le madri lavoratrici (colf, badanti e baby sitter) che stanno vivendo situazioni di disagio legate  all’emergenza da Covid-19.

Come noto, infatti, i lavoratori del settore non hanno diritto ai congedi straordinari concessi per occuparsi dei figli nel periodo di chiusura delle scuole, né possono usufruire del bonus da 600 euro per il pagamento della tata. Da qui il contributo diretto di Cassacolf a sostegno della genitorialità: un assegno una tantum del valore di 200 euro per sostenere i servizi di baby sitting dei figli a carico o conviventi fino al compimento del quinto anno di età, iscritti all’asilo o alla scuola dell’infanzia, o ospitati da centri diurni a carattere assistenziale.

Ma non solo: i 200 euro potranno essere richiesti anche da chi ha figli a carico o conviventi fino al diciottesimo anno di età per far fronte a spese legate all’istruzione scolastica, per l’assistenza domiciliare ai figli in condizione di non autosufficienza o per la fornitura di prodotti alimentari, un vero e proprio ‘bonus spesa’. Per maggiori informazioni e per scaricare i modelli da compilare e allegare alla domanda consultare il sito www.cassacolf.it o scrivere una mail a pratichecovid@cassacolf.it  Numero verde 800 1000 26.

Colf e badanti vs Covid-19: FAQ San Martino

Colf e badanti vs Covid-19: FAQ San Martino

Cosa posso fare se la Colf (o la Badante) non sta lavorando?

 Per rispondere bisogna distinguere due casi:

  • Il primo, in cui colf o badanti non vogliano presentarsi al lavoro per evitare dei contatti diretti con altre persone.
  • Il secondo, l’esatto contrario: che sia la famiglia ad avere paura di un possibile contagio dal collaboratore domestico, magari appena rientrato da una zona a rischio, e pertanto esoneri il collaboratore dal venire al lavoro.

Nel primo caso, in cui il datore non avverte una situazione di rischio ma la colf (o la badante) decide di assentarsi comunque dal lavoro per paura, è possibile per lei ricorrere al godimento delle ferie o alla richiesta di un periodo di aspettativa non retribuita. Sarà discrezione del datore concedere tali permessi o diversamente, in caso estremo, procedere al licenziamento del dipendente.

Nel secondo caso invece, il datore di lavoro può avvalersi della sospensione di lavoro extra-feriale, disciplinata dal contratto nazionale di categoria (art. 19). L’accordo sindacale, infatti, stabilisce che per esigenze del datore di lavoro si può decidere una sospensione del lavoro per un determinato periodo di tempo, fermo restando il pagamento della retribuzione. Per il collaboratore domestico si presenta come un periodo di astensione dal lavoro pagato dalla famiglia senza alcuno scarico delle ferie maturate.

 

Nel caso in cui sia il datore a prendere la decisione, posso obbligare la mia Colf a prendere le ferie in questo periodo?

Posso proporle di utilizzare le ferie, eventualmente anche anticipando ferie non ancora maturate, ma non posso collocarla in ferie d’autorità senza il suo consenso.

 

Se la situazione attuale si dovesse protrarre a lungo, posso licenziare la badante che pure sarebbe disponibile a venire a lavorare?

La rescissione del rapporto di lavoro domestico è sempre possibile, con il pagamento di quanto previsto dal contratto (preavviso, TFR, eventuali ferie non godute). Tuttavia è possibile che se la situazione di blocco dovesse protrarsi a lungo il governo intervenga con ulteriori misure a sostegno dell’occupazione, per cui sarebbe opportuno attendere se possibile prima di arrivare a questa decisione.

 

Esiste una Cassa Integrazione per le badanti

No. Il decreto emesso dal governo per far fronte all’emergenza Covid 19 esclude esplicitamente il lavoro domestico dalla possibilità di accedere alla Cassa Integrazione, anche quella in Deroga. Nel caso però una Colf o Badante perda il lavoro, può sempre accedere alla NASPI (indennità di disoccupazione). Inoltre il termine per la presentazione della richiesta di accesso alla Naspi è stata prorogato anche per i lavoratori domestici. Dal termine ordinario di 68 giorni decorrente dalla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro, si passa, infatti, a 128 giorni.

 

La mia Colf/Badante ha diritto al premio di € 100?

Anche colf, badanti e baby sitter che hanno continuato a lavorare nel mese di marzo dovrebbero avere diritto al Premio da 100 euro, eventualmente da richiedere con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Pertanto al momento il datore di lavoro non deve fare niente in quanto non opera come sostituto di imposta per il lavoratore. La situazione, però, non è del tutto chiara e si dovrà attendere che il Ministero chiarisca il meccanismo. In ogni caso l’onere di questa misura non dovrebbe essere a carico del datore di lavoro.

 

La Colf/Badante deve usare la mascherina?

Su questo punto è necessario seguire le disposizioni che verranno emanate dalle autorità. San Martino ha acquistato un certo numero di mascherine in caso di necessità. Sarà possibile ottenerne una non appena gli uffici saranno riaperti e le condizioni lo consentiranno.

Come e quando pagare i contributi Colf e Badanti

Come e quando pagare i contributi Colf e Badanti

Da quest’anno il versamento dei contributi per i lavoratori domestici avverrà mediante avviso di pagamento PagoPA, in sostituzione del precedente bollettino MAV, secondo quanto disposto dal Codice dell’amministrazione digitale (articolo 5, decreto legislativo 82/2005).

PagoPA è un sistema di pagamenti elettronici realizzato per uniformare tutti i pagamenti verso la pubblica amministrazione.

datori di lavoro possono quindi effettuare il pagamento dei contributi:

  • online, tramite il portale dei pagamenti;
  • con avviso di pagamento pagoPA presso i canali dei Prestatori di Servizio di Pagamento (PSP) aderenti:
    • agenzie della banca;
    • uffici postali;
    • home banking dei PSP;
    • sportelli ATM abilitati delle banche;
    • punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5;
  • con avviso di pagamento pagoPA, presso i canali dei PSP che non hanno aderito direttamente alla convenzione pagoPA, tramite il circuito CBILL, utilizzando il codice interbancario AAQV6 assegnato a INPS.

N.B.: il decreto Cura Italia del 16 marzo 2020 dedica un articolo specifico (art. 37) ai contributi ai lavoratori domestici. Per quelli in scadenza nel periodo tra il 23 febbraio ed il 31 maggio 2020 è disposta una proroga fino al 10 giugno 2020. Dunque, il rinvio riguarda, nello specifico, questa prima rata dei contributi dovuti dai datori di lavoro di colf, badanti e collaboratori domestici, il cui termine ordinario è fissato al 10 aprile.

Dove trovo il Codice Univoco di pagamento? vedi qui

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